IL CULTO MADONNA DELL'ALTOMARE A ORTA NOVA
di don Antonio Basile
Le notizie qui di seguito riportate sono attinte ad un opuscolo scritto e pubblicato da un giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, cittadino di Orta Nova, Vincenzo Santoro; nonchè alla esperienza da me accumulata in quasi 40 anni di ministero sacerdotale a contatto con la realtà pastorale, qui ad Andria, della devozione alla Madonna dell’Altomare; e, infine, anche ad una visita da me fatta a Orta Nova il 1° agosto 2004 in occasione della festa annuale che lì si celebra nella prima domenica di agosto, dove mi è stato possibile anche incontrare il Vescovo diocesano di Cerignola, Mons. Felice Di Molfetta, con il quale ho scambiato pure qualche parola sull’argomento.
Con il giornalista ebbi anche modo di parlare a telefono il giorno 11 novembre 1999. Mi disse che aveva preparato l’opuscolo in occasione della inaugurazione della nuova chiesa dedicata alla Madonna dell’Altomare di Orta Nova, avvenuta il 10 agosto 1987 con la benedizione impartita da S. E. Mons. Vincenzo D’Addario, Vescovo di Cerignola – Ascoli Satriano.
Detto opuscolo è prezioso perchè aiuta a fare chiarezza su comportamenti di popolo e relative notizie che, in tema di pietà popolare, spesso vengono rivestite di particolari marginali e ingigantiti dalla fantasia miracolistica di chi è alla ricerca del sensazionale, confuso e propagandato come fede. Esso racconta gli inizi della devozione popolare alla Madonna dell’ Altomare, legata alla figura di Maria D’Agostino in Balsamo, fino alla nascita della parrocchia dedicata alla B.V.M. dell’ Altomare.
Nel 1916 Maria D’Agostino (detta Marietta d’Orta Nova) viene in pellegrinaggio al santuario di Maria SS.ma dell’Altomare di Andria. Compra o riceve in dono dal rettore Mons. Riccardo Di Gioia una stampa raffigurante la Madonna e si impegna a diffonderne la devozione nel suo paese di origine.
Nel ventennio che intercorre tra la prima e la seconda guerra mondiale non avviene nulla di straordinario, ma negli anni ’40 qualche predizione bene imbroccata, il ritorno di un figlio dal fronte o dalla fuga, l’avverarsi di un desiderio manifestato … fanno rapidamente crescere la fama di una “Marietta d’Ortanova” che parla con la Madonna, che ridona la speranza alle persone disperate, che predice anche il futuro… La sua casa diventa meta di pellegrini provenienti soprattutto da fuori paese e da oltre il foggiano; davanti alla sua porta occorre fare la fila per varie ore prima di poter avere il colloquio con lei.
Negli anni ’80, però, dopo la morte di Marietta (+ 28-1-1977), la Diocesi di Cerignola istituisce una nuova parrocchia nella periferia di Orta Nova con il titolo “B.V. Maria dell’Altomare” e nomina come suo primo Parroco D. Gerardo Tarantino, un sacerdote giovane e intraprendente. Questi cerca di contattare i tanti devoti emigrati da Orta Nova, raggiungendoli fino in America, raccoglie fondi in Italia e all’estero, e, aiutato anche dai significativi contributi stanziati dalla Provincia di Foggia e dal Comune di Orta Nova, nel dicembre del 1984 da inizio alla costruzione della nuova chiesa, ampia circa 700 metri quadrati, su una superficie di 2400 mq donati dal Comune.
Il 10 agosto 1987 il Vescovo diocesano Mons. Vincenzo D’Addario la apre al culto.
Nella prima domenica di agosto a Orta Nova si tiene la festa esterna annuale della Madonna dell’Altomare, con solenni riti religiosi in chiesa, con la processione per le vie del paese con il quadro della Madonna appartenuto a Marietta, ed anche con luminarie e fuochi d’artificio. Ora la Messa vespertina prima della processione è celebrata dal Vescovo di Cerignola , S. E. Mons. Felice Di Molfetta.
Il 1° agosto 2004 con alcuni amici mi recai a Orta Nova in occasione della festa annuale: partecipai alla Messa solenne celebrata dal Vescovo diocesano Mons. Felice Di Molfetta, parlai brevemente con il Vescovo e con il Parroco, e poi assistetti alle operazioni di allestimento del carro per la processione con il quadro della Madonna.
Grande fu la mia sorpresa quando notai che molti devoti provenivano da Andria, accorsi forse a sostenere gli ortesi non molto esperti in fatto di processioni…
Potei così constatare di persona la verità di quanto mi era stato riferito, che cioè Orta Nova è invasa dai devoti provenienti da fuori, più che dagli ortesi stessi.